I dipendenti Pirelli e l’AI
Fadwa Fathallah
Senior Data Scientist
L’intelligenza artificiale ha rivoluzionato le vite di tutti, tanto nel quotidiano quanto a livello aziendale. In che modo dunque l’IA ha trasformato il suo lavoro all’interno dei team di Pirelli?
Grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione lavoriamo sicuramente in maniera più veloce ed efficiente. L’intelligenza artificiale riesce infatti ad automatizzare processi di gestione dei dati altrimenti ripetitivi o computazionali, permettendomi in ultimo di concentrarmi sulla parte più creativa del mio lavoro di data scientist.
Il machine learning sviluppa e utilizza gli algoritmi per analizzare dati strutturati, impara da questi e su questo apprendimento prende decisioni sempre più precise per ridurre la percentuale di errore massimizzando l’efficienza. È davvero così, la macchina impara e l’uomo no?
In realtà tutti e due imparano, anche se in maniera differente. La macchina usa una grande quantità di dati per farlo, mentre l’approccio di apprendimento dell’uomo è sicuramente più flessibile in quanto usa le sue conoscenze in diversi contesti, la sua esperienza diretta e la sua capacità di ragionamento per risolvere nuovi problemi.
IA : macchina = uomo : x. Qual è l’incognita e/o valore aggiunto che possiamo ritrovare nel lavoro portato avanti e sviluppato dentro e fuori la fabbrica?
Automatizzazione ed efficienza.
Intelligenza artificiale ed essere umano vengono raccontati spesso in antitesi, e se parlassimo di integrazione, in Pirelli?
L’obiettivo dell’IA è di affiancare l’essere umano, non di sostituirlo. Si parla di un’integrazione e di una collaborazione che si sostanzia nel dare alla macchina i processi ripetitivi e nel lasciare invece all’uomo il compito di concentrarsi sul lavoro più complesso, ossia quello creativo e decisionale.