Tax overview

    1. Approccio del Gruppo alla variabile fiscale

      1. L’approccio di Pirelli alla variabile fiscale è definito dalla Global Tax Policy di Gruppo.

        La Global Tax Policy è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A. nel corso dell’anno 2018.

        Al Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A. compete la responsabilità di rivedere, aggiornare e approvare la Global Tax Policy del Gruppo ogni qualvolta dovesse ravvisarne l’opportunità o la necessità.

        Il Codice Etico e la Global Tax Policy di Pirelli definiscono l’insieme dei valori e dei principi alla base del comportamento del Gruppo nell’approccio alla variabile fiscale.

        Le società del Gruppo, sulla base dei suddetti principi, adottano le linee guida previste dalla Global Tax Policy nello sviluppo del business e nella gestione della variabile fiscale nell’ottica di garantire l’integrità e la reputazione del Gruppo stesso nel tempo.

        Il Gruppo, per il tramite della Global Tax Policy, assicura il rispetto tanto a livello domestico che internazionale della normativa fiscale applicabile e delle Linee Guida OCSE alle transazioni che pone in essere, evitando comportamenti fiscali aggressivi o che permettano di ottenere dei risultati non allineati alla sostanza economica dell’operazione sottostante. A tal riguardo, il Gruppo si impegna a non trasferire valore in giurisdizioni a fiscalità privilegiata e si adopera per interpretare la normativa fiscale applicabile alle operazioni che pone in essere in accordo con la lettera e con lo spirito della norma.

        Per ulteriori informazioni si veda la Global Tax Policy.

    1. Tax governance, controllo e gestione del rischio fiscale

      1. La gestione e l’approccio del Gruppo al rischio fiscale sono definiti e indicati dal Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A. che periodicamente viene informato per il tramite del Comitato Controllo, Rischi, Sostenibilità e Corporate Governance dell’andamento dell’attività di monitoraggio e mitigazione dei rischi identificati nell’ambito dell’attività di business svolta dal Gruppo.

        Inoltre, a partire dal 2017, le due principali società in Italia, sede dell’headquarter del Gruppo Pirelli, hanno adottato un Tax Control Framework – TCF – in linea con le best practices internazionali e nel rispetto dei Principi dettati dall’OCSE, ovvero un sistema di rilevazione, gestione e controllo del rischio fiscale, basato su regole, principi e processi che ribadisce l’impegno del Gruppo al rigoroso rispetto delle norme fiscali. Uno strumento voluto dal Consiglio di Amministrazione.

        La solidità del TCF di Pirelli è stata avallata dall’Agenzia delle Entrate italiana e certificata con l’ammissione di Pirelli, con decorrenza dall’anno 2017, al Regime di “Adempimento Collaborativo”, la “Cooperative Compliance”, il nuovo corso nel rapporto tra fisco e contribuente, un regime premiale a cui solo pochi grandi gruppi industriali e bancari italiani sono stati ammessi1.

        Gli esiti delle attività di gestione, controllo e mitigazione del rischio, e dello status delle interlocuzioni con l’Amministrazione Finanziaria italiana sono riportati periodicamente per il tramite del Tax Risk Officer e della Direzione Affari Fiscali al Comitato Controllo, Rischi, Sostenibilità e Corporate Governance di Gruppo che, a sua volta, ne dà evidenza al Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. S.p.A..

        Il Tax Risk Officer è la nuova figura prevista nell’ambito del regime di Adempimento Collaborativo e preposta alle attività di implementazione e gestione del Tax Control Framework ai fini del controllo e della mitigazione del rischio fiscale.

        Per quanto concerne la segnalazione di comportamenti non etici o illeciti Pirelli ha adottato la Whistleblowing Policy.

        [1]Per consultare l'elenco completo si rimanda alla sezione dedicata del sito dell' Agenzia delle Entrate.


    1. Stakeholder engagement

      1. Pirelli si adopera al fine di avere un dialogo costruttivo e transparente con le amministrazioni fiscali dei Paesi in cui il Gruppo opera.

        Tale diagolo, basato sulla reciproca fiducia e trasparenza, è favorito da strumenti di Cooperative Compliance o similari, laddove sia previsto dalla normativa locale e giustificato dalle dimensioni e complessità delle attività svolte da Pirelli nel Paese. Ne sono un esempio, l’ammissione di Pirelli al regime di Adempimento Collaborativo con l’amministrazione fiscale italiana dal 2017 ma anche il giudizio low risk assegnato al Gruppo nel 2019 nel Regno Unito da parte delle autorità fiscali inglesi nell’ambito della Business Risk Review.

        In aggiunta, Pirelli ha lanciato a partire dal 2016 un piano di Advance Pricing Agreement e Bilateral Advance Pricing Agreement in alcuni tra i Paesi più rilevanti in cui il Gruppo opera. Con un approccio volto alla trasparenza, tali accordi hanno l’obiettivo di condividere in via preventiva con le amministrazioni finanziarie di riferimento la transfer pricing policy di Gruppo e di evitare future controversie in materia di transfer pricing.

Ultima revisione: 11 mag 2023